Miodesopsie

Cosa sono le miodesopsie?

Le miodesopsie sono da considerarsi dei disturbi visivi caratterizzati dalla sensazione di oscuramento circoscritto del campo visivo, come se corpi puntiformi, cilindrici o di forma irregolare si interponessero tra l’occhio e l’oggetto guardato; sono dette anche con termine non tecnico “mosche volanti”. Il paziente infatti, riferisce di vedere oggetti di varia forma che fluttuano dentro l’occhio e che sfuggono quando uno cerca di fissarli. Possono presentarsi sotto forma di anello, di linee, di ragnatele, di punti o forme differenti. Il soggetto continua a vedere tutto ma con la sovrapposizione di ombre più o meno piccole in determinate aree. I corpi mobili risultano particolarmente evidenti quando la persona rivolge lo sguardo verso superfici chiare, luminose come le pareti bianche di una stanza o il cielo azzurro. La densità delle ombre può variare rendendole più o meno visibili. Questo fenomeno è dovuto al deterioramento del corpo vitreo che inizialmente è una sostanza gelatinosa e compatta, ma che con il tempo sia per cause naturali (età) o per altre cause (miopia, trauma,…) perde la sua integrità facendo intravedere parte delle proteine che costituiscono il reticolo vitreale. Pertanto le mosche volanti o i corpi mobili non sono altro che alcune proteine vitreali non più trasparenti ma visibili che fluttuano nel vitreo davanti alla retina.

Quando vanno via?

Il paziente con miodesopsie lamenta la sensazione di vedere dei corpi mobili sugli oggetti che fissa, che tendono a muoversi se si cambia posizione di sguardo ma che ritornano nella stessa posizione non appena l’occhio si ferma. Queste opacità vitreali creano delle ombre sulla retina che vengono percepite come opacità. Dato che ogni immagine visiva è data dalla somma visiva delle immagini percepite con l’occhio di destra e di sinistra, è possibile, che con il tempo il cervello elimini i punti “opachi” utilizzando quelli normali dell’occhio controlaterale. In questi casi il paziente dovrebbe non cercare continuamente le opacità per tenerle sotto controllo, ma fare finta di niente e non considerarle. A volte ci possono volere anche dei mesi, ma se il paziente continua a cercarle a fissarle, sicuramente continuerà a vederle e ad accusare fastidio. Bisogna ricordare che esiste anche un metabolismo vitreale, seppur molto lento, che porta al rinnovo delle strutture da parte degli ialociti della corteccia. Questo fenomeno, unitemente alla gravità che farà si che i grossi corpi mobili precipitino sulla parte inferiore dell’occhio potrà portare con il tempo ad un potenziale miglioramento della sintomatologia.

Cause

La principale causa delle miodesopsie è sicuramente da ricondurre all’invecchiamento: infatti si assiste ad una degenerazione delle molecole di acido ialuronico che sostengono le fibrille di collagene dello stato gelatinoso del vitreo; ciò porta le fibrille di collagene a precipitare perché non più sostenute dalle molecole di acido ialuronico, e a formare cosi delle fibrille collagene visibili: progressivamente quindi il vitreo va incontro alla liquefazione. Anche la miopia se di media-elevata entità (maggiore di 5-6 diottrie), può causare l’accelerazione di processi di degenerazione vitreale. Il fenomeno di degenerazione vitreale sembrerebbe riferirsi all’allungamento anormale del bulbo miope che, a differenza di un occhio normale, risulta anche non perfettamente sferico. Questa forma tende a produrre una maggior tensione meccanica sulla struttura molecolare dell’umor vitreo che quindi tende a degenerare più rapidamente. Questo tipo di degenerazioni interesserebbe anche i soggetti giovani con età compresa tra i 20 e i 30 anni. La presenza di sangue all’interno della camera vitrea (emovitreo) può portare alla visione di corpi mobili; possibili cause di emovitreo sono traumi, patologie vascolari, diabete. Processi infettivi ed infiammatori possono comportare l’arrivo di cellule e vasi all’interno della cavità vitreale, compromettendone la trasparenza. I traumi violenti alla testa o all’occhio possono accelerare i fenomeni degenerativi del vitreo. Infatti il vitreo, che ha anche la funzione di assorbire parte dell’urto meccanico, potrebbe, nell’adenpire tale funzione, alterare la propria struttura in maniera irreversibile. Ad esempio in alcuni casi gravi di contusione oculare, la corteccia vitreale posteriore può essere interessata separandosi in alcuni punti della retina, in altri casi ancora si possono distinguere due differenti strati, di cui quello più esterno rimane aderente alla retina. L’amiloidosi è una malattia caratterizzata da accumulo di amiloide, una proteina, nei tessuti del nostro organismo compreso il vitreo. L’intervento di cataratta normalmente non è causa di miodesopsie, infatti le miodesospsie che il paziente può vedere erano già presenti prima dell’intervento di cataratta, solo non erano visibili. Il paziente con cataratta vede diffusamente opaco, più o meno a seconda della densità dell’opacizzazione del cristallino; dopo l’intervento la nebbia svanisce e i particolari vengono visti e riferiti dal paziente. In pochi casi, l’intervento di cataratta può accelerare la degenerazione vitreale, quando l’integrità tra camera vitrea e camera posteriore viene alterata. In questi casi il paziente può avere nuove miodesopsie. Simili effetti si potrebbero riferire alla chirurgia rifrattiva che tende a correggere otticamente un occhio miope portandolo emmetropie (“normale”). Il paziente inizia a vedere meglio e si lamenta dei corpi mobili che inizia a vedere meglio e si lamenta dei corpi mobili che inizia ad intravedere. Impressioni, non ancora provate scientificamente, ipotizzerebbero che l’intervento rifrattivo LASIK potrebbe alterare la struttura del gel in base alla pressione che esercita nello svolgimento della chirurgia. Altre cause di degenerazione vitreale non provate scientificamente ma che potrebbero accelerare il processo ed essere in qualche modo collegate sono:

– L’aumento della pressione intraoculare,
– L’utilizzo di colliri con cortisone,
– La disidratazione estiva, le diete, i regimi alimentari sbagliati.

 I pazienti riferiscono anche:

– periodi di forte stress
– alterazione dei ritmi sonno-veglia,
eccesso di caffè o eccitanti e/o bevande alcoliche,
– forti emozioni negative
– prolungate esposizioni a fonti di luce intense, non protetti da lenti filtranti.

Ma come gi&agragrave; detto non ci sono prove scientifiche su queste cause.

Le cause delle miodesopsie sono molteplici e sebbene nella maggior parte dei casi siano legate ad un semplice processo di invecchiamento, in tutti i casi si consiglia di farsi vedere dal medico-oculista per una attenta valutazione della retina e del vitreo e per escludere patologie più gravi ed irreversibili.

Che cosa fare in caso di miodesopsie

– Farsi visitare dall’oculista in tempi ragionevoli, non occorre farsi vedere il giorno stesso o quello subito dopo. Con calma si prenota una visita senza far passare dei mesi.
– Osservare un breve periodo di riposo, soprattutto se l’insorgenza delle miodesopsie è stata improvvisa;
– Ridurre al minimo i movimenti oculari;
– Evitare gli sport in cui ci possa essere una forte sollecitazione della testa e del vitreo;
– Utilizzare costantemente lenti correttive se indicate;
– Ridurre i contrasti luminosi con lenti filtranti,
– Bere acqua in abbondanza;
– Integrare la propria alimentazione con opportuni nutrienti, ricordando l’utilità di un’alimentazione ricca di frutta e verdura, che limiti i grassi animali e la quantità eccessiva di calorie: la presenza di radicali liberi non può che accelerare i processi di invecchiamento, coinvolgendo in modo indiretto anche il vitreo; a tal proposito ricordiamo che esistono integratoti dietetici a base di aminoacidi, sali minerali, vitamine, proteasi e altre sostanza naturali ad effetto antiossidante e neurotonico.
– Inoltre è utile evitare esposizione al sole intenso perché sono principalmente i raggi UV-A e UV-B, ad alta energia, ad accelerare i processi di invecchiamento cellulare e di degenerazionedell’acido ialuronico del vitreo.
– Avere un atteggiamento psicologico “positivo” può aiutare moltissimo nel convivere con questo disturbo: è fondamentale non lasciarsi prendere dal panico, mantenere la calma, non fissare continuamente il movimento delle mosche volanti.

Domande & risposte

Cosa sono i “corpi mobili” o le “mosche volanti”?
Sono opacità del vitreo, risultato dei fenomeni ossidativi delle proteine da esso contenute.

Che significato clinico ha vedere dei corpi mobili?
Vedere dei corpi mobili significa che il vitreo sta subendo delle trasformazioni che sono parafisiologiche.

E’ pericoloso vedere dei corpi mobili?
No, ma è un sintomo da non sottovalutare.

Che cosa devo fare quando inizio a vederli?
E’ consigliabile una visita oculistica per la valutazione della parte posteriore dell’occhio.

Se vedo i corpi mobili posso diventare cieco?
No.

Se i corpi mobili sono associati a lampi luminosi periferici sono più pericolosi?
Quando appaiono dei lampi luminosi, significa che la retina è stimolata da trazioni vitreo-retiniche. Nella maggior parte dei casi il vitreo si stacca dalla retina senza alcun sintomo, altre volte stimola la retina ma alla fine si stacca senza traumi. In una piccola percentuale di casi, il vitreo staccandosi dalla retina la strappa.

Se la retina è strappata divento cieco?
Nella maggior parte dei casi basta un trattamento laser per saldare la rottura, se si aspetta troppo è possibile che la retina si stacchi.

Se vedo dei corpi mobili posso fare dello&nnbsp;sport?
Si anche se è consigliabile la valutazione della retina periferica.

Il computer danneggia il vitreo?
Fino ad oggi non è mai stato dimostrato.

Perché i corpi mobili si muovono mentre giro lo sguardo?
Dato che i corpi mobili sono delle opacità del vitreo all’interno dell’occhio, ogni volta che muovo l’occhio il vitreo tende a mantenere il proprio stato iniziale, in un secondo momento per le aderenza fisiologiche che ci sono tra la parete dell’occhio e il vitreo anche il corpo vitreo si muove con le sue opacità.

Articolo preso da P.O. di gennaio 2009

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