La sclera

La sclera forma, con la cornea, la tonaca fibrosa dell’occhio e ne costituisce i cinque sesti posteriori. E’ opaca, bianca e splendente. In vicinanza del nervo ottico ha lo spessore maggiore: 1-2 mm, si assottiglia anteriormente ed all’equatore misura 0,4-0,5 mm. E’ costituita principalmente da fasci di fibre connettivali, strettamente unite, che si sovrappongono in molti strati e si intrecciano in ogni senso, anche se decorrono prevalentemente in direzione meridiana ed equatoriale. Contribuiscono alla sua formazione le fibre tendinee dei muscoli oculari. Vi si trovano anche molte fibre elastiche sottili che decorrono lungo i fasci connettivali e sono più abbondanti negli strati più superficiali.

La superficie esterna, convessa, è in rapporto con la capsula fibrosa formata dalla fascia o capsula di Tenone e ne è separata (tranne che in una stretta zona pericorneale) da una fessura attraversata da numerose trabecole connettivali che passano da una membrana all’altra senza per questo impedire i movimenti di rotazione del bulbo rispetto alla fascia.
Anteriormente sulla sclera si applica, con l’intermezzo della fascia del bulbo, la congiuntiva del bulbo; in questa regione la sclerotica è visibile fra le palpebre.

La superficie interna è per la maggior parte addossata alla coroide ed in avanti al corpo ciliare ed al contorno dell’iride. L’unione fra sclera e tonaca vascolare si attua per mezzo di tessuto connettivo lasso, pigmentato e costituito da trabecole che limitano lacune comunicanti che costituiscono, nel loro insieme, una fessura contenente liquido trasparente: lo spazio pericoroideo, attraversato dai vasi e dai nervi che vanno da una membrana all’altra. Data questa struttura, la sclera si può facilmente distaccare dalla coroide; quando ciò si verifica, rimane addossato alla sclera uno straterello di tessuto fioccoso e pigmentato che le conferisce un colore brunastro: la lamina fusca.

A livello dell’orifizio del nervo ottico, fasci di fibre che provengono dalle lamelle interne della sclera attraversano il foro in varie direzioni, incrociandosi fra loro e formando una lamina con molti piccoli orifizi, la lamina cribrosa della sclera, attraverso la quale passano i fascetti di fibre del nervo ottico. Intorno all’emergenza del nervo ottico, la sclera forma un canale attraversato dallo stesso.

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